L’economia di Crotone e del suo circondario si basa storicamente sull’agricoltura grazie alle notevoli peculiarità del suo territorio in particolar modo della piana del Marchesato.
Nel periodo fascista, Crotone diventò il polo industriale calabrese, ingenti investimenti vi portarono gli insediamenti dei colossi della chimica come Montedison ed Enichem.
Negli ultimi decenni la Chimica crotonese fu debellata lentamente e i tentativi di riconversione non ebbero tutti i risultati sperati.
In seguito alla disastrosa alluvione del 1996, venne creata la Datel che attualmente conta circa 2.000 impiegati. Una boccata di ossigeno per una città che sembra volta verso il declino.
Recentemente sono state installate nel mare antistante Crotone delle piattaforme che prelevano metano dal sottosuolo dirigendolo verso la linea nazionale. Ma, di questa attività estrattiva, i crotonesi hanno poche ricadute positive.
Nel futuro, le risposte più importanti potrebbero venire dal turismo, infrastrutture permettendo. Negli anni in cui ha amministrato Pasquale Senatore, la città ha fatto dei grandi passi da gigante anche in questa direzione. Per ultimo ricordiamo che doveva nascere nei pressi di Crotone una villaggio turistico avveniristico denominato “Europaradiso”! I politici, con decisioni discutibili lo hanno abortito!